domenica 17 novembre 2013

ISU GP 2013 - Trophée E. Bompard - Commenti


Data l'attuale assoluta mancanza di tempo e l'imminente e agognatissimo periodo di ferie (che mi impedirà di seguire la Cup of Russia e le finali di Fukuoka), rinuncio alla consueta dettagliata analisi della tappa francese del Grand Prix, dedicandomi ad una serie di commenti a ruota libera su quanto visto. Ne approfitto inoltre per fare il punto su alcuni aggiornamenti riguardanti atleti attesissimi in vista dell'appuntamento olimpico.

Singolo femminile
Ashley Wagner vince e conferma una chiara solidità a tutto tondo, anche se secondo me potrebbe ancora mancarle quel "quid" per poter aspirare al podio olimpico; l'onda rosa di Madre Russia qualifica (matematicamente) due pattinatrici più (virtualmente) un'altra alla finale, dove se ne potrebbe addirittura aggiungere una quarta: aiuto!; Samantha Cesario, contrariamente a quanto da me in precedenza ipotizzato, pone la sua serissima candidatura al terzo slot olimpico a stelle e strisce.

Singolo maschile
Patrick Chan stabilisce tutti i nuovi record del mondo della disciplina e a Sochi dovrà esclusivamente difendersi da Plushenko: agli altri le briciole; Yuzuru Hanyu, comunque, si difende ottenendo un tecnico mostruoso alla luce dei due gravissimi errori sui quadrupli; maluccio Han Yan (ma forse non stava bene), male gli altri, malissimo Amodio. Ah, adoro Jason Brown: sarà durissima, ma spero con tutto il cuore che riesca nell'impresa di raggiungere le Olimpiadi.

Coppie d'artistico
Gara sottotono, che conferma il fatto che Duhamel/Radford siano valutati con due pesi e due misure a seconda del continente in cui si esibiscono; benissimo Denney/Coughlin, deludenti Bazarova/Larionov, convincenti James/Ciprès. Nicole e Matteo, errori a parte, mi sono sembrati nettamente migliorati rispetto allo scorso anno.

Coppie di danza
Ilinykh/Katsalapov mi hanno realmente emozionato, a differenza di Tessa e Scott e di Nathalie e Fabian: per me erano e rimangono la coppia numero uno del movimento russo, checché ne possano pensare gli esperti; aspettavo al varco Papadakis e Cizeron, e puntualmente si è verificato ciò che in tempi non sospetti anticipavo: a mio avviso Carron e Jones saranno spazzati via in un batter d'occhio; malissimo gli inglesi, bastonati (quasi senza ragione apparente) dai giudici; ancor peggio Orford/Williams, ai quali preferisco infinitamente i giovani ma talentuosissimi connazionali Paul/Islam.

News in ordine sparso
- Plushenko, dopo aver ottimamente figurato alla Volvo Cup di Riga, ha dichiarato di valutare un cambio in corsa del programma corto: credo che lo zar Evgeni non voglia lasciar nulla, ma proprio nulla, al caso;
- Queen Yu-na (che ha appena donato centomila dollari alle Filippine) esordirà al Golden Spin di Zagabria: inutile dire che sarà una competizione imperdibile;
- Mao Asada sembrerebbe stia pensando di inserire due tripli Axel nel programma libero: ci può stare, ma in tutta franchezza tentare il tutto per tutto proponendo per ben due volte un salto che al momento non risulta ancora pulito potrebbe rappresentare il classico gioco che non varrebbe la candela;
- Miki Ando si è qualificata per i Nazionali giapponesi, dove tenterà di raggiungere le Olimpiadi: una previsione secca? No way...
- Brian Joubert è attualmente una presenza piuttosto ectoplasmatica che mi auguro di poter ammirare al più presto in una qualsiasi competizione;
- Takahashi/Kihara prendono il posto di Zabijako/Zaboev (al russo Zaboev è stata -più che inspiegabilmente- negata la cittadinanza estone) ai prossimi Giochi Olimpici; stessa sorte che potrebbe sorridere agli austriaci Ziegler/Kiefer, dato che la russa Popova (in coppia con Bruno Massot) non ha ancora ottenuto la cittadinanza francese.

Ai pochi (ma ottimi) lettori mando un calorosissimo saluto: ci si rivede su questi schermi dopo il 10 dicembre!

domenica 10 novembre 2013

ISU GP 2013 - NHK Trophy - Risultati e commenti


Nella quarta tappa della Coppa del Mondo di pattinaggio, qualche sorpresa, molte conferme e una perla: il Personal Best di Valentina Marchei nello short program, pattinato in modo semplicemente perfetto.
A causa di inderogabili esigenze lavorative, ho potuto seguire solo alcune delle numerose performance: di conseguenza le sottostanti analisi saranno più stringate e prive di diversi commenti relativi ai protagonisti delle gare. Spero di potermi riprendere in occasione delle competizioni europee.

Nota: in grassetto gli atleti che hanno concrete possibilità di partecipare alle prossime Olimpiadi. In corsivo quelli di cui non ho visto i programmi.

Singolo femminile
1) Mao Asada (JPN) - Seconda uscita stagionale nel Grand Prix e secondo superamento della soglia complessiva dei 200 punti. Che dire? Impossibile immaginarla giù dal podio a Sochi.
Sochi 2014: podio sicuro.
2) Elena Radionova (RUS) - Come già detto, è ineleggibile per le competizioni ISU più importanti, ma continua a far capire a tutti che dal prossimo anno detterà legge.
3) Akiko Suzuki (JPN) - Passo indietro rispetto a Skate Canada, ma nessun problema per la qualificazione olimpica.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Gracie Gold (USA) - Anche nel suo caso, piccola involuzione rispetto a Skate Canada (nove punti in meno), ma, come per Akiko, non ci saranno problemi nello staccare il biglietto per Sochi.
Sochi 2014: quinto decimo posto.
5) Satoko Miyahara (JPN) - Ero curiosissimo di vederla per la prima volta, e le attese non sono state deluse: minutissima, tecnicamente più che competitiva (anche se i salti sono quasi rasoterra), aggraziata e originale. Dato l'ipotetico, massiccio ritiro del contingente nipponico femminile dopo le Olimpiadi, dal prossimo anno dovremmo vederla con una certa costanza.
6) Valentina Marchei (ITA) - Un corto da urlo (PB con 61,90), pattinato con una leggerezza e una grazia impressionanti; un libero più che discreto. Valentina in ogni caso conferma di valere il ranking che attualmente occupa a livello mondiale.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
7) Alëna Leonova (RUS) - L'atleta di un anno e mezzo fa, sinceramente, mi manca. Quella vista in Giappone è una parente neanche tanto prossima, in difficoltà su diversi elementi tecnici, quasi conscia del fatto che, con l'avvento della nouvelle vague russa, per lei ormai non c'è più spazio.
8) Mirai Nagasu (USA) - La ricordavo più o meno la metà dell'attuale stazza, ma credo si tratti di semplice crescita. Purtroppo, con le ridotte dimensioni, se n'è andata anche l'esplosività tecnica. Nessuna chance per Sochi.
9) Elene Gedevanishvili (GEO) - Nulla da fare. La brava atleta georgiana, capace di salire per ben due volte sul gradino più basso del podio agli Europei, non esiste più. Peccato.
Sochi 2014: nelle retrovie.

Singolo maschile
1) Daisuke Takahashi (JPN) - Finalmente! Dopo veramente troppo tempo il grandissimo Daisuke piazza un corto strepitoso (secondo punteggio all-time) e un ottimo libero, riproponendo con veemenza la propria candidatura al podio olimpico che, se pattinerà così, non dovrebbe sfuggirgli.
Sochi 2014: secondo-settimo posto.
2) Nobunari Oda (JPN) - Nobu è di nuovo Nobu: che gioia! Il simpaticissimo atleta giapponese, penalizzato da una dubbia chiamata di sotto-rotazione nel corto, realizza un programma libero quasi perfetto e, in prospettiva olimpica, mette fortissima pressione su Kozuka, Machida e soprattutto Mura, fermo restando che Hanyu non dovrebbe essere in discussione.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
3) Jeremy Abbott (USA) - Rimonta quattro posizioni nel libero e fa capire a tutti i connazionali che, probabilmente, il migliore è ancora lui.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Adam Rippon (USA) - Seppur imperfetto su diversi atterraggi, conferma di essere attualmente, con tutta probabilità, il numero due del movimento statunitense, sua maestà Lysacek permettendo (a proposito, ci sarà ai Nazionali? Qualcuno sa qualcosa di lui?).
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Javier Fernandez (ESP) - Al pari di Carolina, la delusione di questo Grand Prix (finora). E non lo dicono gli elementi tecnici, ma l'involuzione (un po' come Hanyu) nelle components. Nessuno discute il talento da trainer di Brian Orser (basti pensare a Yu-Na Kim), ma cosa sta succedendo ai suoi pupilli?
Sochi 2014: quarto-decimo posto.
6) Takahito Mura (JPN) - Sempre più flebili le possibilità di raggiungere le Olimpiadi, anche se, tornando al vecchio libero, un sensibile miglioramento c'è stato. Per me, comunque, non sarà sufficiente.
7) Max Aaron (USA) - Deficitario sulle componenti del programma (ci mancherebbe altro), realizza un men che discreto programma ma credo che ormai i giudici abbiano realizzato che non c'è nulla di più distante dall'arte del pattinaggio di lui.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
8) Konstantin Menshov (RUS) - Lo ricordavo più espressivo. In ogni caso, ottimo a livello tecnico, con una non comune padronanza del quadruplo.
9) Sergei Voronov (RUS) - Arriva ultimo con un punteggio totale che supera i 221 punti. Nel Grand Prix al maschile non era mai successo. E questo la dice lunga sul livello della gara.

Coppie d'artistico
1) Volosozhar/Trankov (RUS) - No comment. I migliori. Punto.
Sochi 2014: primo posto blindato.
2) Peng/Zhang (CHN) - Quello che non t'aspetti. Pur non brillantissimi, il veterano Hao e la nuova giovanissima partner riescono nell'impresa di sopravanzare i ben più quotati conterranei: ai Nazionali cinesi, a questo punto, ci sarà veramente da divertirsi.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
3) Sui/Han (CHN) - Tre cadute, imperfezioni a ripetizione e addirittura un lift abortito: insomma, un disastro. Difficile che ripetano una simile débacle, ma di fatto hanno involontariamente consentito a Peng/Zhang di rientrare in corsa per la qualificazione olimpica.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Castelli/Shnapir (USA)
5) Denney/Frazier (USA)
6) Lawrence/Swiegers (CAN)
7) Martiusheva/Rogonov (RUS)
8) Takahashi/Kihara (JPN)

Coppie di danza
1) Davis/White (USA)
2) Cappellini/Lanotte (ITA)
3) Shibutani/Shibutani (USA)
4) Ilinykh/Katsalapov (RUS)
5) Gilles/Poirier (CAN)
6) Reed/Reed (JPN)
7) Kolbe/Caruso (GER)
8) Sinitsina/Zhiganshin (RUS)

giovedì 7 novembre 2013

ISU GP 2013 - Cup of China - Risultati e commenti


Tappa in Cina per il terzo appuntamento con il Grand Prix, e prime gare un po' sottotono da parte di alcuni/e protagonisti/e della scorsa stagione, Carolina Kostner in testa. Ma anche Kanako Murakami, Florent Amodio, Nan Song, Savchenko/Szolkowy, Péchalat/Bourzat e Bobrova/Soloviev hanno parzialmente o in toto deluso le aspettative.
Senza ulteriore indugio, passiamo alle analisi in dettaglio, gara per gara.

Nota: in grassetto gli atleti che hanno concrete possibilità di partecipare alle prossime Olimpiadi. In corsivo quelli di cui non ho visto i programmi.

Singolo femminile
1) Anna Pogorilaya (RUS) - Non è una "killer" come la coetanea Lipnitskaia, ma ha classe da vendere, oltre ad essere già consistentemente più "donna". Sono sempre più convinto del fatto che i Nazionali russi al femminile saranno uno stillicidio di emozioni in cui tutto potrà succedere.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
2) Adelina Sotnikova (RUS) - Corto da (quasi) urlo, libero con parecchie sbavature, al punto che riesce a conservare la seconda posizione per un soffio. I programmi sono ambiziosissimi, le components sono già soddisfacenti: se entra nella giusta forma (che prevede anche e soprattutto continuità), darà fastidio a quasi tutte e si candiderà come possibile pretendente al podio olimpico, pattinando sul ghiaccio di casa.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Carolina Kostner (ITA) - Il nostro angelo sul ghiaccio, con costumi e tenuta atletica provvisori, non incanta. Anzi, senza mezzi termini, delude. Non saprei dove cominciare (e a dirla tutta, terminare) la mia personalissima analisi su un'atleta che è parsa lontana anni luce da una condizione perlomeno accettabile. Va detto, peraltro, che si è trattato della primissima uscita stagionale di Caro e che i suoi programmi dovrebbero subire importanti variazioni (mi auguro...), ma un po' di amaro in bocca sicuramente resta. La nota positiva è che 173,40 pattinando in modo così precario può far ipotizzare, nel caso di performance pulite, il superamento della soglia dei 200 punti, che rappresenterebbe, tra l'altro, il record europeo. Azzarderò, stante l'esibizione cinese, ma non riesco a vederla giù dal podio a Sochi.
Sochi 2014: secondo-sesto posto.
4) Kanako Murakami (JPN) - Elegantissima come sempre, ma con reiterate amnesie sulle consuete rotazioni dei salti. A mio avviso rappresenta l'ideale di bella e incompiuta: difficilissimo per lei, nel caso entri a far parte del terzetto olimpico giapponese, avvicinarsi al podio.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Nikol Gosviani (RUS) - Posso solamente dire che con lo stuolo di atlete russe nettamente più forti e giovani di lei presumibilmente non avrà mai una chance nelle competizioni internazionali più importanti, Olimpiadi in testa.
6) Haruka Imai (JPN) - Improbabilissimo che l'aggraziata atleta nipponica possa partecipare all'evento a cinque cerchi. Personalmente la trovo un po' asettica.
7) Agnes Zawadzki (USA) - Poche chance di prendere parte alle Olimpiadi per questa discreta agonista statunitense. Può comunque giocarsela ai Nazionali di gennaio.
Sochi 2014: decimo-quindicesimo posto.
8) Kexin Zhang (CHN) - Involuta a livelli inenarrabili dal punto di vista interpretativo (sembra una marionetta), non ha impressionato nemmeno dal punto di vista tecnico. Dovremmo comunque vederla in Russia, a febbraio.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
9) Xiaowen Guo (CHN) - Non male la sedicenne di Changchun, che non ha possibilità alcuna di rappresentare la sua nazione all'evento a cinque cerchi.
10 ) Zijun Li (CHN) - Chiaramente debilitata dai postumi di un infortunio, è la lontanissima parente della brillantissima atleta ammirata la scorsa stagione. La attendiamo in futuro, certi di poterla applaudire alle prossime Olimpiadi.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.

Singolo maschile
1) Han Yan (CHN) - Corto straordinario e libero con qualche errore di troppo per il sorprendente e giovanissimo atleta di Harbin, che ottiene la prima vittoria cinese nella storia del Grand Prix al maschile. Ineccepibile il successo, ma i giudici lo hanno premiato in modo sicuramente sproporzionato sulle components rispetto ad atleti di conclamato calibro. Considerando che pattinava sul ghiaccio di casa, ci può anche stare...
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
2) Maxim Kovtun (RUS) - Sguardo un po' fisso e decisamente troppo votato alla concentrazione, il bravo atleta russo impressiona per la sicurezza in ambito tecnico e la solidità sul quadruplo Salchow. In prospettiva Sochi, però, nessuna speranza: l'unico slot in casa Russia si sa già a chi verrà assegnato.
3) Takahiko Kozuka (JPN) - Luci e ombre per il simpatico agonista nipponico, che migliora rispetto al sesto posto di Skate America, ma per andare alle Olimpiadi dovrà faticare, e non poco.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Denis Ten (KAZ) - Al debutto nell'attuale edizione del Grand Prix, il vice-campione del mondo dimostra di essere ancora convalescente dopo l'infortunio recentemente patito. La classe c'è, ma ho la sensazione che sarà difficilissimo ripetere l'exploit canadese di pochi mesi fa.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Richard Dornbush (USA) - Andrò controcorrente, ma questo atleta a me è sempre piaciuto, sia per l'approccio tecnico che per quanto riesce a comunicare in pista. Peccato che le chance di andare in Russia a febbraio siano men che nulle.
6) Florent Amodio (FRA) - Cambi di allenatore e ripensamenti vari non gli hanno giovato: istrione e showman come al solito, mostra comunque poca sostanza. A Sochi ci sarà, ma per le posizioni di rincalzo.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
7) Peter Liebers (GER) - Molto bravo il buon Peter, che supera quota duecento punti e credo potrà rappresentare più che degnamente la sua nazione nel corso dell'evento a cinque cerchi.
Sochi 2014: decimo-quindicesimo posto.
8) Nan Song (CHN) - Irriconoscibile rispetto ai fasti del recente passato, non lo vedremo a Sochi in quanto Han Yan ormai lo ha nettamente sopravanzato in tutto.
9) Yi Wang (CHN) - Onesta apparizione del comprimario cinese, che dimostra di avere un buon bagaglio tecnico.

Coppie d'artistico
1) Savchenko/Szolkowy (GER) - Triplo Axel o non triplo Axel? Questo è il dilemma... E poi, siamo così sicuri che l'atterraggio di questo difficilissimo salto lanciato rappresenti il reale salto di qualità che serve ad Aliona e Robin? Dico solo una cosa: Tatiana e Maxim, triplo Axel a parte, sono distanti anni luce.
Sochi 2014: podio sicuro.
2) Pang/Tong (CHN) - La prima coppia cinese non mi ha impressionato, a dirla tutta. E credo non sarà semplice raggiungere la zona medaglie in terra russa.
Sochi 2014: terzo-settimo posto.
3) Peng/Zhang (CHN) - Hao cambia partner ma la musica rimane la stessa: peccato che in casa Cina i giochi sembrino fatti, con Sui/Han che si aggiungeranno agli atleti giunti secondi in questa competizione.
4) Wang/Wang (CHN) - Tecnicamente notevoli, non fanno che confermare l'ottimo fondamento della scuola asiatica delle coppie d'artistico.
5) Scimeca/Knierim (USA)
6) Zhang/Bartholomay (USA)
7) Martiusheva/Rogonov (RUS)
8) Popova/Massot (FRA)

Coppie di danza
1) Péchalat/Bourzat (FRA) - Innanzitutto, internate chi ha scelto i costumi del programma corto, assolutamente fuori contesto. A parte questo dettaglio di outfit, li ho trovati davvero emozionanti nel libero, mentre lo short non mi ha convinto del tutto. A parer mio, rimangono comunque lievemente favoriti per il bronzo olimpico.
Sochi 2014: terzo-quinto posto.
2) Bobrova/Soloviev (RUS) - A costo di inimicarmi l'intero establishment della danza su ghiaccio, io non mi discosterò mai da ciò che penso da quando li ho visti pattinare per la prima volta: eleganti, precisi, talentuosi, ma privi di quel coinvolgimento che una coppia di ice dancers deve necessariamente possedere. A Sochi dovranno pattinare benissimo e contare sulla spinta casalinga dei giudici, altrimenti sarà difficilissimo raggiungere una medaglia.
Sochi 2014: terzo-quinto posto.
3) Chock/Bates (USA) - Anche se il punteggio non sembrerebbe favorirli, a mio avviso confermano di essere la seconda coppia statunitense. Lo scorso anno, però, presentavano programmi più scorrevoli: consideriamolo un semplice inizio verso lidi più prodighi di soddisfazioni.
Sochi 2014: settimo-decimo posto.
4) Carron/Jones (FRA) - Tutto sommato, migliorati rispetto alla precedente esibizione di Skate America. Ribadisco il fatto che li vorrò vedere nel confronto diretto con Papadakis/Cizeron.
Sochi 2014: attorno alla quindicesima posizione.
5) Aldridge/Eaton (USA) - Nessuna possibilità di partecipare all'evento olimpico, ma talento da vendere per una delle coppie protagoniste del prossimo futuro.
6) Yu/Wang (CHN)
7) Zhang/Wu (CHN)
8) Huang/Zheng (CHN)