mercoledì 23 ottobre 2013

ISU GP 2013 - Skate America - Risultati e commenti


Pronti, via. Inizia la stagione e se il buongiorno si vede dal mattino... Questo verrebbe da dire dopo aver visto le performance degli atleti durante la prima tappa dell'ISU Grand Prix, disputatasi a Detroit (USA) nel weekend appena trascorso.
Skate America ha infatti ben tratteggiato il presumibile trend di quest'importantissima annata: prestazioni high-standard fin dal principio e forma che dovrà tenere per almeno quattro lunghi mesi.
Senza ulteriore indugio, passiamo ai dati e alle opinioni (personalissime, come sempre).

Nota: in grassetto gli atleti che hanno concrete possibilità di partecipare all'evento a cinque cerchi.

Singolo femminile
1) Mao Asada (JPN) - 204,55 alla prima gara ufficiale di valore della stagione fa davvero paura. Ancora incerta sul triplo Axel (benino nel corto, male nel lungo), capisco la sua scelta di insistere con questo salto perchè può davvero fare la differenza, se atterrato.
Sochi 2014: podio sicuro.
2) Ashley Wagner (USA) - Risultato eccezionale anche per la smagrita skater statunitense: 193,81 rappresenta il suo best, anche se nel libero si è visto qualche lieve scricchiolio rispetto al perfetto short.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Elena Radionova (RUS) - Al suo esordio nel circuito senior, centra immediatamente il podio. Nulla (o quasi) da eccepire. Ineleggibile per le competizioni più importanti, conferma comunque di essere una delle potenziali future dominatrici della disciplina.
4) Elizaveta Tuktamysheva (RUS) - Short da incubo, libero ottimamente pattinato con 64,30 di tecnico (meglio di Mao e della Wagner). La solita Liza: incostante, imprevedibile e in grado di passare dalla nona posizione allo sfiorare il terzo posto nella medesima gara. In ogni caso non mi fido (ancora).
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Samantha Cesario (USA) - Assolutamente notevole anche la prova della giovane americana, che aveva già sfiorato il podio ai Mondiali junior di Milano. Più che improbabile la sua partecipazione alle prossime Olimpiadi.
6) Mae-Berenice Meité (FRA) - Personalmente la trovo miglioratissima: ha centrato il record nazionale francese e ha mostrato consistenza sugli elementi di salto, oltre ad una piacevole verve interpretativa.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
7) Valentina Marchei (ITA) - Che peccato! Splendida quarta dopo lo short con il nuovo PB (59,25), Valentina (snella e sorprendentemente lieve sui salti) incappa in un bruttissimo lungo che la fa precipitare in classifica fino alla presente posizione. Un passo alla volta...
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
8) Viktoria Helgesson (SWE) - Stesso discorso fatto per Valentina: ottimo short, free program disastroso.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
9) Elene Gedevanishvili (GEO) - Nonostante ci provi in tutti i modi, non credo possa tornare sui livelli passati. Buona velocità, ma ansia da prestazione che si tocca con mano.
Sochi 2014: nelle retrovie.
10) Caroline Zhang (USA) - L'avevo vista dal vivo in occasione della finale del Grand Prix 2007 di Torino: questa è la "sorella" stanca, svogliata e irriconoscibilmente inconsistente su tutti gli elementi, components comprese.

Singolo maschile
1) Tatsuki Machida (JPN) - L'ho conosciuto di sfuggita lo scorso anno nella finale del Grand Prix: un sesto posto (su sei) senza infamia e senza lode; poi il disastro ai Nazionali giapponesi (ottavo) e il conseguente oblio per il resto della passata stagione. Quest'anno, alla prima apparizione, mi ha letteralmente impressionato: un solo errore (piuttosto grave, pur senza caduta) sugli elementi di salto tra short e lungo, una pattinata fluida e molto credibile dal punto di vista interpretativo, insomma una certezza assoluta! Se dovesse mantenere questa forma fino ai Nazionali, potrebbe anche dire la sua in quanto a partecipazione olimpica.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
2) Adam Rippon (USA) - Più sicuro, più "uomo", godibilissimo da vedere, ma con ancora qualche incertezza di troppo. Alzi la mano, peraltro, chi l'avrebbe ipotizzato sul podio... In chiave olimpica, potrebbe addirittura pensare a qualificarsi, anche se la vedo durissima.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
3) Max Aaron (USA) - Parliamoci chiaro: è l'atleta più distante in assoluto dal concetto di pattinaggio artistico, al punto che dovrebbero intitolargli una nuova disciplina, il Jump Skating. Capace di atterrare quadrupli a ripetizione, rappresenta tutto ciò che io non desidero vedere, cioè un robottino sincopato che scorrazza per la pista in attesa di saltare. Detto ciò, potrebbe tranquillamente qualificarsi per Sochi, a patto che pattini pulito.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Daisuke Takahashi (JPN) - Che fine ha fatto il vero Daisuke? Ce lo chiediamo da quasi un anno (o più), e francamente la sua involuzione inizia a destare serie preoccupazioni: dovesse continuare su questo trend, diventerebbe a rischio totale la sua partecipazione olimpica, data praticamente per certa da tutti gli esperti.
Sochi 2014: terzo-decimo posto.
5) Jason Brown (USA) - Il contrario del connazionale Aaron: splendido da vedere, tecnicamente rivedibile ma dotato di un programma ambizioso. Ai Nazionali ci sarà davvero da divertirsi, dato che il buon Jason potrebbe anche puntare a raggiungere la kermesse olimpica.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
6) Takahiko Kozuka (JPN) - Altro caso di (tiepida) involuzione, altro punto interrogativo in casa nipponica. A Sochi potrebbe andare, ma Oda sta prepotentemente rientrando, quindi non lo vedo come favorito.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
7) Alexander Majorov (SWE) - Non male l'atleta russo naturalizzato svedese, da sicura top ten europea.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Artur Gachinski (RUS) - L'atleta che si piazzò terzo ai Mondiali di due anni e mezzo fa è definitivamente andato. Punto. Nessunissima possibilità di vederlo a Sochi.

Coppie d'artistico
1) Volosozhar/Trankov (RUS) - Non. Ho. Più. Parole. La perfezione esiste.
Sochi 2014: primo posto blindato.
2) Moore-Towers/Moscovitch (CAN) - Straordinari, iniziano con un mostruoso 208,45. Personalmente li preferisco di gran lunga a Duhamel/Radford. Slot olimpico in ghiaccio, contenderanno ai connazionali lo scettro canadese.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Stolbova/Klimov (RUS) - Miglioratissimi e realmente competitivi nonostante il doppio twist. Dato l'infortunio patito da Sasha Smirnov che di fatto mette fuori gioco sé stesso e la partner Yuko Kavaguti dall'evento olimpico, ci sono ottime probabilità di vederli a Sochi.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
4) Denney/Coughlin (USA) - Ottima prova dopo l'infortunio occorso a John nel corso della scorsa stagione. Components non ancora soddisfacenti, ma rientro ben più che dignitoso. Con riappropriazione dello scettro di miglior coppia a stelle e strisce.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
5) Berton/Hotarek (ITA) - Buon corto e libero più che discreto per Stefy e Ondra, anche se le amnesie di Stefania sul Salchow in parallelo iniziano a destare qualche preoccupazione. Nella considerazione dei giudici in quanto a components, negativo il fatto che Stolbova/Klimov li abbiano sopravanzati (nel free) di ben tre punti totali.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
6) Castelli/Shnapir (USA) - Programma ambiziosissimo, errori e imperfezioni a ripetizione. Non ancora sufficientemente maturi per gestire performance ad alto livello considerate le elevate difficoltà. Restano comunque ampiamente in corsa per uno slot olimpico.
Sochi 2014: decimo-quindicesimo posto.
7) Zhang/Bartholomay (USA) - Seppur ancora teoricamente in lizza per la qualificazione olimpica, li vedo piuttosto attardati sul restante lotto degli aspiranti.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Purdy/Marinaro (CAN) - Difficilissimo che riescano a qualificarsi per l'evento olimpico: meglio concentrarsi sul fare esperienza.

Coppie di danza
1) Davis/White (USA) - No comment. Vincono tutto da non so neanche più quante gare. Perderanno il titolo olimpico solo in caso di errori gravissimi e reiterati.
Sochi 2014: primo posto (quasi) blindato.
2) Cappellini/Lanotte (ITA) - Fanno il loro miglior corto e totale, ma non il loro lungo (di soli 1,5 punti), a causa di due livelli mancati su un paio di elementi abbastanza importanti; migliorano le components rispetto alla scorsa stagione, il tutto nella prima loro uscita ufficiale. Ci sarebbe da gioirne, ma ho la netta sensazione che i giudici non li metteranno davanti a tutte le coppie russe proprio nell'anno delle Olimpiadi di Sochi...
Sochi 2014: quarto-settimo posto.
3) Shibutani/Shibutani (USA) - Una considerazione su tutte: seppur si tratti di un binomio gradevole, non riesco a capacitarmi del fatto che possa essere già salito sul podio iridato (Mosca 2011). Favoriti su chi li segue in classifica per il terzo slot olimpico disponibile in casa USA.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
4) Hubbell/Donohue (USA) - Difficile che possano volare in Russia a febbraio. Personalmente non mi fanno impazzire, anche se il loro stile è molto accattivante.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
5) Reed/Reed (JPN) - Buon esordio dei fratelli nippo-americani, freschi e affiatati.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
6) Carron/Jones (FRA) - Sono ancora la coppia numero due del movimento transalpino, ma attendo al varco il binomio Papadakis/Cizeron, che a mio avviso li spazzerà via in un batter d'occhio.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
7) Tobias/Stagniunas (LTU) - La burocrazia è contro di loro (quasi impossibile che l'americana Tobias ottenga la cittadinanza lituana), ma anche la prestazione non è delle migliori. Sospendo il giudizio in attesa di news.
8) Zlobina/Sitnikov (AZE)- Cos'è successo ai sorprendenti russi naturalizzati azeri, brillanti protagonisti della scorsa stagione? Fallosi e imprecisi, vedremo se sapranno tornare sui livelli dell'anno passato.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.

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