mercoledì 30 ottobre 2013

ISU GP 2013 - Skate Canada - Risultati e commenti


Neanche nella più rosea delle previsioni avrei potuto ipotizzare ciò che potete ammirare qui sopra: Stefania Berton e Ondrej Hotarek medaglia d'oro in una gara del Grand Prix, per la prima volta nella storia tricolore delle coppie d'artistico.
Eppure, quello che alla vigilia appariva un sogno più che proibito si è avverato.
Con il vecchio sistema di giudizio non sarebbe mai potuto accadere che il binomio favorito (i canadesi Duhamel/Radford, in questo caso), seppur autore di un gravissimo errore (un sollevamento abortito), fosse relegato in terza posizione, per giunta nella tappa di casa. Ma tant'è. E noi italiani, considerati dalle federazioni internazionali un po' dei parvenu nell'elitario entourage dell'ISU, gioiamo a più non posso per questo incredibile, storico risultato.
Detto ciò, passiamo all'analisi della seconda e ultima tappa nordamericana.

Nota: in grassetto gli atleti che hanno concrete possibilità di partecipare alle prossime Olimpiadi.

Singolo femminile
1) Julia Lipnitskaia (RUS) - Austera e distaccata, la quindicenne di Ekaterinburg (glaciale e perfezionista anche in press conference), sciorina una prestazione MOSTRUOSA. 70,46 di tecnico nel libero è qualcosa di inaudito: è vero, le components sono ancora da affinare, ma se continuerà di questo passo a Sochi potrebbe realmente rappresentare la più concreta minaccia-podio per le atlete di rango.
Sochi 2014: terzo-ottavo posto.
2) Akiko Suzuki (JPN) - La ventottenne nipponica, eterna "comprimaria", dimostra di essere in buona forma e piazza la sua prepotente candidatura per uno slot olimpico. Le consuete ruggini, peraltro, sono ancora qua e là presenti.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
3) Gracie Gold (USA) - Ottima (ma un po' leziosa) nel corto, commette qualche errore di troppo nel libero ma riesce a rimanere sul podio. A mio avviso, la classica pattinatrice "bella senz'anima", lievemente sopravvalutata dai giudici, che dovrebbe raggiungere le Olimpiadi senza troppi patemi.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Christina Gao (USA) - Migliorata, elegante, discretamente solida sugli elementi tecnici, può seriamente ambire all'evento a cinque cerchi, anche se la concorrenza sarà spietata.
Sochi 2014: decimo-quindicesimo posto.
5) Amelie Lacoste (CAN) - Il miglior corto della carriera (non eguagliato dal libero) le consente di nutrire più di una speranza per la kermesse olimpica. Incrociamo le dita per la veterana canadese...
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
6) Courtney Hicks (USA) - Nel libero (dopo un corto da dimenticare) presenta un programma tecnico di tutto rispetto, pattinato con la grazia e le abilità interpretative di una statua di sale. Senza mezzi termini, è l'equivalente femminile del connazionale Max Aaron. Potrebbe anche esserci a Sochi, ma di arte nel suo skating non c'è quasi traccia.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
7) Natalia Popova (UKR) - Tecnicamente piuttosto solida, risulta legnosa e non molto coinvolta da ciò che sta facendo: l'impressione, comunque, non è del tutto negativa nel suo insieme.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Veronik Mallet (CAN) - Flebilissime, se non nulle, le speranze di raggiungere le Olimpiadi.
R) Kaetlyn Osmond (CAN) - Non ci sarebbe nemmeno dovuta essere, ma ha stretto i denti e ha combattuto. Si è purtroppo ritirata dopo un (più che discreto!) programma corto a causa dei postumi dell'infortunio in questione. Personalmente, la ritengo una delle più piacevoli e intense interpreti sul ghiaccio, anni luce avanti rispetto alle sopracitate macchinette da salto: le ci vorrebbe un po' più di consistenza sui salti...
Sochi 2014: sesto-decimo posto.

Singolo maschile
1) Patrick Chan (CAN) - Dopo troppe gare in cui i giudici lo avevano letteralmente catapultato sul gradino più alto del podio, si impone con merito. C'è ancora parecchio da fare per affinare un gradevole programma lungo, ma Patrick sembra sulla buona strada per una medaglia di prestigio alle prossime Olimpiadi.
Sochi 2014: podio sicuro.
2) Yuzuru Hanyu (JPN) - Ciò che preoccupa di Yuzuru non sono gli errori sui salti (a fine ottobre ci stanno eccome), ma la controtendenza nei suoi confronti da parte dei giudici sulle components. Peraltro non c'è nulla da eccepire, essendo la pattinata del talentuosissimo e giovanissimo atleta nipponico visibilmente involuta. Per me, in ogni caso, rimane uno dei grandissimi favoriti negli appuntamenti più importanti della stagione.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Nobunari Oda (JPN) - E bravo Nobunari, che rientra nel circuito del Grand Prix e torna immediatamente sul podio. Qualche imperfezione di troppo e il quadruplo che nel libero proprio non entra, però, in prospettiva Sochi, Oda c'è.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Michal Brezina (CZE) - Si piazza quarto pattinando bene mezzo programma in tutto (su uno e mezzo totali). E questo fa capire le potenzialità del buon Michal, che può e deve crescere sulla tenuta complessiva della gara. I due quadrupli Salchow sono comunque stati imperiali.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Joshua Farris (USA) - Non lascia il segno, ma è autore di un buon libero. Lo ritengo inferiore al "compagno di merende" Jason Brown, ma credo possa dire la sua ai Nazionali statunitensi, anche se un'eventuale partecipazione alle Olimpiadi è altamente improbabile.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
6) Jeremy Abbott (USA) - Aiuto. Buon per lui che siamo a fine ottobre, perchè il Jeremy visto tre giorni fa non arriverebbe neanche tra i primi cinque ai Nazionali... Elegantissimo come sempre, ma imprevedibile e incostante sui salti. Uno dei pronostici più difficili da azzeccare, in tutti gli ambiti...
Sochi 2014: quinto-quindicesimo posto.
7) Elladj Balde (CAN) - Non male l'allievo di Yuka Sato e Jason Dungjen, che con una prestazione over-the-top ai Nazionali canadesi potrebbe anche riuscire a strappare il pass olimpico.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Andrei Rogozine (CAN) - Un po' deludente la performance dell'atleta più accreditato per il terzo slot olimpico del Canada. Resta in ogni caso favorito su Balde.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
9) Ross Miner (USA) - Ecco il primo atleta USA che si chiama fuori dalle Olimpiadi, a meno di un clamoroso e improbabilissimo miracolo che dovrà compiersi in due mesi...
10 ) Takahito Mura (JPN) - Idem come sopra, ma in casa nipponica. La débacle di Takahito, però, mi ha stupito decisamente di più.

Coppie d'artistico
1) Berton/Hotarek (ITA) - Iniziamo dalle apportabili migliorie: più sicurezza di Stefania sul Salchow in parallelo, maggior stabilità nella spirale del libero e un pizzico di verve in più sugli elementi transitori. Stop. Il resto è stato un TRIONFO. Mai nella vita avevo visto Stefy e Ondra pattinare così: 69,38 + 124,54 per un 193,92 totale che frantuma il loro precedente record italiano e li fa avvicinare in modo perentorio alla sontuosa soglia dei 200 punti, che Ondrej vorrebbe provare a raggiungere nell'arco della stagione. Io dico solo che Franca Bianconi ha fatto un lavoro incredibile, e non si può far altro che maledire quel quinto posto a Skate America che, di fatto, li esclude quasi al 100% dalle finali di Fukuoka.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
2) Sui/Han (CHN) - Ottimo rientro per i giovanissimi cinesi, autori di una prestazione sul filo dei centesimi con gli azzurri. Galattici sul quadruplo twist, devono ancora perfezionare alcuni elementi e affinare il lato interpretativo. In ogni caso, il loro potenziale tecnico è impressionante.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
3) Duhamel/Radford (CAN) - L'unica cosa che proprio non colgo è lo stupore (e conseguente disappunto) dell'insopportabile Meagan alla vista del punteggio (e conseguente classifica finale): posso capire una più che giustificata delusione, ma il verdetto dei giudici (a fronte di un sollevamento completamente abortito) è stato sacrosanto, quindi mi farebbe piacere poter apprezzare un briciolo di umiltà in più. Detto ciò, il binomio bronzo iridato a London ha pattinato abbastanza bene: buona sicurezza, ottime transizioni, ottima capacità di salvare i landing dei salti. Da migliorare, senza alcun dubbio, le rotazioni e la pulizia dei medesimi.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
4) Lawrence/Swiegers (CAN) - In lizza per il terzo slot olimpico canadese delle coppie, non hanno affatto destato una buona impressione. Ai Nazionali ci sarà da divertirsi...
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
5) Denney/Frazier (USA) - Tutto sommato li ho preferiti al duo che li ha preceduti in classifica. Combatteranno, con scarsissime probabilità di farcela, per raggiungere il sogno delle Olimpiadi.
6) Davis/Brubaker (USA) - Rockne, futuro marito di Stefania Berton, è un roccioso skater e si vede. Lindsay, a mio avviso, no. E soprattutto non è la partner giusta per lui. Anche per loro ridotte al lumicino le speranze di andare a Sochi.
7) Vartmann/Van Cleave (GER) - Ineleggibili per l'evento a cinque cerchi in quanto lui, canadese, quasi sicuramente non otterrà la cittadinanza tedesca, sciorinano una prestazione discreta nel corto ma pessima nel libero, grazie alla totale inconsistenza di lui sugli elementi di salto.
8) Purdy/Marinaro (CAN) - Una sola considerazione: in ambito junior il binomio poteva funzionare, ora è proprio il caso che si sciolgano, perchè il povero Michael, pur stazzato, non può fisicamente permettersi di lanciare e sollevare una partner quasi della medesima altezza (e neanche troppo filiforme...). Punto.

Coppie di danza
1) Virtue/Moir (CAN) - Una certezza: nessuna possibilità per loro di salire sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi. Anzi. Con questo non dico che perderanno l'argento, ma detta eventualità potrebbe anche (lontanamente) verificarsi. In effetti lo smalto di un paio d'anni fa è oggettivamente andato. Peccato.
Sochi 2014: secondo posto (quasi) blindato.
2) Weaver/Poje (CAN) - Da sempre li stimo moltissimo, e in quest'occasione hanno dimostrato che la leadership in casa canadese potrebbe a breve essere messa in discussione. La loro fluidità è quasi inarrivabile, e la freschezza di Kaitlyn è a dir poco contagiosa.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Hubbell/Donohue (USA) - In lieve progressione rispetto alla precedente tappa, contenderanno fino all'ultimo respiro il terzo slot olimpico statunitense ai fratelli Shibutani. Personalmente li preferisco a quest'ultimi.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
4) Riazanova/Tkachenko (RUS) - Il loro esordio nel Grand Prix non è stato memorabile, ed è sintetizzabile in un unico sostantivo: imperfezioni. E se ne sono contate davvero tante. Peraltro restano forse lievemente favoriti in prospettiva olimpica rispetto alle altre coppie russe che ambiscono ad occupare il terzo posto disponibile.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
5) Paul/Islam (CAN) - Per quanto possa saper correttamente ipotizzare il futuro di questa disciplina, Alexandra e Mitchell rappresentano la summa di ciò che la danza su ghiaccio dev'essere: fresca, coinvolgente, senza inutili fronzoli e soprattutto accattivante. Davvero bravi. Peccato che in prospettiva olimpica non dovrebbero esserci possibilità di qualificazione, data la presenza dei ben più accreditati Gilles/Poirier.
6) Zhingashina/Gazsi (GER) - L'anno scorso gli "ice zombies" mi avevano conquistato. Quest'anno, doverosi aggiustamenti a parte, li ho trovati ripetitivi e raffazzonati.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
7) Guignard/Fabbri (ITA) - Francamente non ho capito l'accanimento dei giudici nei confronti di un lift che ai più è parso regolarissimo. Resta il fatto che Charlène e Marco hanno sciorinato un discreto programma, ma molto "strappato" e non estremamente scorrevole.
Sochi 2014: quindicesimo-ventesimo posto.
8) Stepanova/Bukin (RUS) - Piacevolissimi da vedere ma tecnicamente fallosissimi. Potrebbero rientrare in corsa per uno slot olimpico, ma dovranno impegnarsi a fondo e pattinare il programma della vita.
Sochi 2014: quindicesimo-ventesimo posto.

domenica 27 ottobre 2013

O R O


Stefania Berton.
Ondrej Hotarek.
Un corto da sballo.
Un libero pressochè perfetto.
Record italiani sbriciolati.

Medaglia d'oro a Skate Canada 2013.

Stefy, Ondra: GRAZIE.

mercoledì 23 ottobre 2013

ISU GP 2013 - Skate America - Risultati e commenti


Pronti, via. Inizia la stagione e se il buongiorno si vede dal mattino... Questo verrebbe da dire dopo aver visto le performance degli atleti durante la prima tappa dell'ISU Grand Prix, disputatasi a Detroit (USA) nel weekend appena trascorso.
Skate America ha infatti ben tratteggiato il presumibile trend di quest'importantissima annata: prestazioni high-standard fin dal principio e forma che dovrà tenere per almeno quattro lunghi mesi.
Senza ulteriore indugio, passiamo ai dati e alle opinioni (personalissime, come sempre).

Nota: in grassetto gli atleti che hanno concrete possibilità di partecipare all'evento a cinque cerchi.

Singolo femminile
1) Mao Asada (JPN) - 204,55 alla prima gara ufficiale di valore della stagione fa davvero paura. Ancora incerta sul triplo Axel (benino nel corto, male nel lungo), capisco la sua scelta di insistere con questo salto perchè può davvero fare la differenza, se atterrato.
Sochi 2014: podio sicuro.
2) Ashley Wagner (USA) - Risultato eccezionale anche per la smagrita skater statunitense: 193,81 rappresenta il suo best, anche se nel libero si è visto qualche lieve scricchiolio rispetto al perfetto short.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Elena Radionova (RUS) - Al suo esordio nel circuito senior, centra immediatamente il podio. Nulla (o quasi) da eccepire. Ineleggibile per le competizioni più importanti, conferma comunque di essere una delle potenziali future dominatrici della disciplina.
4) Elizaveta Tuktamysheva (RUS) - Short da incubo, libero ottimamente pattinato con 64,30 di tecnico (meglio di Mao e della Wagner). La solita Liza: incostante, imprevedibile e in grado di passare dalla nona posizione allo sfiorare il terzo posto nella medesima gara. In ogni caso non mi fido (ancora).
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
5) Samantha Cesario (USA) - Assolutamente notevole anche la prova della giovane americana, che aveva già sfiorato il podio ai Mondiali junior di Milano. Più che improbabile la sua partecipazione alle prossime Olimpiadi.
6) Mae-Berenice Meité (FRA) - Personalmente la trovo miglioratissima: ha centrato il record nazionale francese e ha mostrato consistenza sugli elementi di salto, oltre ad una piacevole verve interpretativa.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
7) Valentina Marchei (ITA) - Che peccato! Splendida quarta dopo lo short con il nuovo PB (59,25), Valentina (snella e sorprendentemente lieve sui salti) incappa in un bruttissimo lungo che la fa precipitare in classifica fino alla presente posizione. Un passo alla volta...
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
8) Viktoria Helgesson (SWE) - Stesso discorso fatto per Valentina: ottimo short, free program disastroso.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
9) Elene Gedevanishvili (GEO) - Nonostante ci provi in tutti i modi, non credo possa tornare sui livelli passati. Buona velocità, ma ansia da prestazione che si tocca con mano.
Sochi 2014: nelle retrovie.
10) Caroline Zhang (USA) - L'avevo vista dal vivo in occasione della finale del Grand Prix 2007 di Torino: questa è la "sorella" stanca, svogliata e irriconoscibilmente inconsistente su tutti gli elementi, components comprese.

Singolo maschile
1) Tatsuki Machida (JPN) - L'ho conosciuto di sfuggita lo scorso anno nella finale del Grand Prix: un sesto posto (su sei) senza infamia e senza lode; poi il disastro ai Nazionali giapponesi (ottavo) e il conseguente oblio per il resto della passata stagione. Quest'anno, alla prima apparizione, mi ha letteralmente impressionato: un solo errore (piuttosto grave, pur senza caduta) sugli elementi di salto tra short e lungo, una pattinata fluida e molto credibile dal punto di vista interpretativo, insomma una certezza assoluta! Se dovesse mantenere questa forma fino ai Nazionali, potrebbe anche dire la sua in quanto a partecipazione olimpica.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
2) Adam Rippon (USA) - Più sicuro, più "uomo", godibilissimo da vedere, ma con ancora qualche incertezza di troppo. Alzi la mano, peraltro, chi l'avrebbe ipotizzato sul podio... In chiave olimpica, potrebbe addirittura pensare a qualificarsi, anche se la vedo durissima.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
3) Max Aaron (USA) - Parliamoci chiaro: è l'atleta più distante in assoluto dal concetto di pattinaggio artistico, al punto che dovrebbero intitolargli una nuova disciplina, il Jump Skating. Capace di atterrare quadrupli a ripetizione, rappresenta tutto ciò che io non desidero vedere, cioè un robottino sincopato che scorrazza per la pista in attesa di saltare. Detto ciò, potrebbe tranquillamente qualificarsi per Sochi, a patto che pattini pulito.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
4) Daisuke Takahashi (JPN) - Che fine ha fatto il vero Daisuke? Ce lo chiediamo da quasi un anno (o più), e francamente la sua involuzione inizia a destare serie preoccupazioni: dovesse continuare su questo trend, diventerebbe a rischio totale la sua partecipazione olimpica, data praticamente per certa da tutti gli esperti.
Sochi 2014: terzo-decimo posto.
5) Jason Brown (USA) - Il contrario del connazionale Aaron: splendido da vedere, tecnicamente rivedibile ma dotato di un programma ambizioso. Ai Nazionali ci sarà davvero da divertirsi, dato che il buon Jason potrebbe anche puntare a raggiungere la kermesse olimpica.
Sochi 2014: oltre la decima posizione.
6) Takahiko Kozuka (JPN) - Altro caso di (tiepida) involuzione, altro punto interrogativo in casa nipponica. A Sochi potrebbe andare, ma Oda sta prepotentemente rientrando, quindi non lo vedo come favorito.
Sochi 2014: quinto-decimo posto.
7) Alexander Majorov (SWE) - Non male l'atleta russo naturalizzato svedese, da sicura top ten europea.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Artur Gachinski (RUS) - L'atleta che si piazzò terzo ai Mondiali di due anni e mezzo fa è definitivamente andato. Punto. Nessunissima possibilità di vederlo a Sochi.

Coppie d'artistico
1) Volosozhar/Trankov (RUS) - Non. Ho. Più. Parole. La perfezione esiste.
Sochi 2014: primo posto blindato.
2) Moore-Towers/Moscovitch (CAN) - Straordinari, iniziano con un mostruoso 208,45. Personalmente li preferisco di gran lunga a Duhamel/Radford. Slot olimpico in ghiaccio, contenderanno ai connazionali lo scettro canadese.
Sochi 2014: terzo-sesto posto.
3) Stolbova/Klimov (RUS) - Miglioratissimi e realmente competitivi nonostante il doppio twist. Dato l'infortunio patito da Sasha Smirnov che di fatto mette fuori gioco sé stesso e la partner Yuko Kavaguti dall'evento olimpico, ci sono ottime probabilità di vederli a Sochi.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
4) Denney/Coughlin (USA) - Ottima prova dopo l'infortunio occorso a John nel corso della scorsa stagione. Components non ancora soddisfacenti, ma rientro ben più che dignitoso. Con riappropriazione dello scettro di miglior coppia a stelle e strisce.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
5) Berton/Hotarek (ITA) - Buon corto e libero più che discreto per Stefy e Ondra, anche se le amnesie di Stefania sul Salchow in parallelo iniziano a destare qualche preoccupazione. Nella considerazione dei giudici in quanto a components, negativo il fatto che Stolbova/Klimov li abbiano sopravanzati (nel free) di ben tre punti totali.
Sochi 2014: sesto-decimo posto.
6) Castelli/Shnapir (USA) - Programma ambiziosissimo, errori e imperfezioni a ripetizione. Non ancora sufficientemente maturi per gestire performance ad alto livello considerate le elevate difficoltà. Restano comunque ampiamente in corsa per uno slot olimpico.
Sochi 2014: decimo-quindicesimo posto.
7) Zhang/Bartholomay (USA) - Seppur ancora teoricamente in lizza per la qualificazione olimpica, li vedo piuttosto attardati sul restante lotto degli aspiranti.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
8) Purdy/Marinaro (CAN) - Difficilissimo che riescano a qualificarsi per l'evento olimpico: meglio concentrarsi sul fare esperienza.

Coppie di danza
1) Davis/White (USA) - No comment. Vincono tutto da non so neanche più quante gare. Perderanno il titolo olimpico solo in caso di errori gravissimi e reiterati.
Sochi 2014: primo posto (quasi) blindato.
2) Cappellini/Lanotte (ITA) - Fanno il loro miglior corto e totale, ma non il loro lungo (di soli 1,5 punti), a causa di due livelli mancati su un paio di elementi abbastanza importanti; migliorano le components rispetto alla scorsa stagione, il tutto nella prima loro uscita ufficiale. Ci sarebbe da gioirne, ma ho la netta sensazione che i giudici non li metteranno davanti a tutte le coppie russe proprio nell'anno delle Olimpiadi di Sochi...
Sochi 2014: quarto-settimo posto.
3) Shibutani/Shibutani (USA) - Una considerazione su tutte: seppur si tratti di un binomio gradevole, non riesco a capacitarmi del fatto che possa essere già salito sul podio iridato (Mosca 2011). Favoriti su chi li segue in classifica per il terzo slot olimpico disponibile in casa USA.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
4) Hubbell/Donohue (USA) - Difficile che possano volare in Russia a febbraio. Personalmente non mi fanno impazzire, anche se il loro stile è molto accattivante.
Sochi 2014: attorno alla decima posizione.
5) Reed/Reed (JPN) - Buon esordio dei fratelli nippo-americani, freschi e affiatati.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
6) Carron/Jones (FRA) - Sono ancora la coppia numero due del movimento transalpino, ma attendo al varco il binomio Papadakis/Cizeron, che a mio avviso li spazzerà via in un batter d'occhio.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.
7) Tobias/Stagniunas (LTU) - La burocrazia è contro di loro (quasi impossibile che l'americana Tobias ottenga la cittadinanza lituana), ma anche la prestazione non è delle migliori. Sospendo il giudizio in attesa di news.
8) Zlobina/Sitnikov (AZE)- Cos'è successo ai sorprendenti russi naturalizzati azeri, brillanti protagonisti della scorsa stagione? Fallosi e imprecisi, vedremo se sapranno tornare sui livelli dell'anno passato.
Sochi 2014: oltre la quindicesima posizione.

venerdì 11 ottobre 2013

La nascita (e rapidissima affermazione) di NeveItalia


Qualche giorno fa, curiosando sulla pagina Facebook di Massimiliano Ambesi, vate dei telecronisti dediti agli sport invernali e grandissimo esperto di pattinaggio su ghiaccio, scopro che lo stesso sig. Ambesi, da poche settimane a questa parte, pubblica i suoi articoli su NeveItalia.it.
NeveItalia.it? E da quando? Com'è possibile che non ne conosca l'esistenza? Decido pertanto di approfondire immediatamente la questione, e mi trovo di fronte a un sito interamente in lingua italiana, suddiviso in tre macro-aree (Turismo, Materiali e Sport), dettagliatissimo in quanto a informazioni su stazioni sciistiche di tutta Europa, test sulle attrezzature, guide sui prodotti e, soprattutto, news di ogni genere su tutti, ma proprio tutti, gli sport della stagione fredda.
Con sommo gaudio constato che esiste una sotto-sezione Figure Skating (all'interno degli Sport), aggiornatissima con ogni genere di notizia riguardante tutte le sfaccettature di questa splendida disciplina, e il "responsabile" di questa sezione, nonché autore di tutti gli update, è proprio Massimiliano Ambesi.
Senza nulla togliere ad ArtOnIce, che trovo sempre una validissima fonte di news e approfondimenti, NeveItalia rappresenta esattamente quello che sono andato cercando per anni.
Ringraziando quindi il progetto editoriale di questo fantastico gruppo di persone, consiglio vivamente a tutti gli appassionati di pattinaggio di prendere questo sito a riferimento per tutto ciò che concerne gli sport invernali di ogni genere.
E un personalissimo ringraziamento va a Massimiliano Ambesi, la cui passione così differente dai beceri interessi sportivi dell'italiano medio ha permesso ai fan italiani di avvalersi di un sito di notizie sul pattinaggio artistico così completo e minuziosamente dettagliato.