sabato 31 agosto 2013

Le figure obbligatorie, queste sconosciute...

Ho iniziato a seguire questo meraviglioso sport nel 1989, in coincidenza con la vittoria dell'indimenticata Midori Ito ai Mondiali di Parigi-Bercy: non ero del tutto conscio, né lo sono stato in occasione della stagione successiva, che ci fosse una terza disciplina che contribuiva a determinare il punteggio finale di ogni gara. Mi limitavo a leggere "figure obbligatorie" nel computo nello score e ne prendevo atto, consapevole del basso valore percentuale che le medesime avevano nel calcolo complessivo (20%, contro il 30% dello short e il 50% del libero). Quando poi lessi che dalla stagione 1990-91 le figure obbligatorie sarebbero state soppresse, decidetti di non approfondire ulteriormente.
Qualche anno fa comprai il libro di Sonia Bianchetti Garbato ("Crepe nel ghiaccio"), famoso giudice italiano nonché principale fautrice dell'eliminazione delle suddette, e rimasi colpito dall'arduo ed estenuante processo che portò alla "radiazione" di quello che era stato, negli anni, uno degli aspetti cardinali nel criterio di giudizio artistico del pattinaggio su ghiaccio.
Personalmente mi trovo completamente a favore della crociata che la signora Bianchetti portò avanti, inizialmente contro tutto e contro tutti, anche se ritengo che forse, a livello junior, le figure obbligatorie potrebbero essere reintrodotte in qualità di "disciplina selettiva" iniziale, più che altro per stabilire il valore dell'atleta.
In ogni caso, per tutti i nostalgici (me compreso), ecco il video che mostra le ultime figure obbligatorie in una competizione ufficiale, eseguite dall'allora jugoslava Zeljka Cizmesija ai Mondiali di Halifax (Canada) del 1990.

Fonte: utente YT Benoit Lefebvre

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